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Disturbi gastroenterici: qualche consiglio
Al di là della disponibilità e dell'impegno individuale dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (LMC) ad assumere regolarmente e correttamente le terapie con inibitori delle tirosinchinasi tirosinkinasi (di prima generazione - imatinib e di seconda generazione - dasatinib e nilotinib), vale a dire gli unici farmaci in grado di tenere sotto controllo la malattia a lungo in modo efficace, la possibilità di seguire fedelmente il trattamento può essere minata dalla comparsa di disturbi gastroenterici di vario tipo. In genere, non si tratta di manifestazioni particolarmente gravi, ma spesso di intensità sufficiente a impedire di assumere o assimilare a livello intestinale il dosaggio corretto del farmaco, secondo il piano terapeutico previsto dal medico. Purtroppo, non esistono terapie alternative a questa classe di farmaci altrettanto valide sul piano clinico nel controllo della LMC. Fintanto che il disagio è sopportabile, dunque, bisogna cercare di non interrompere l'assunzione dei farmaci, cercando di puntare su alcuni accorgimenti pratici per ridurre i fastidi. L'aspetto principale riguarda le modalità di assunzione degli inibitori delle tirosinchinasi in rapporto ai pasti. In questo caso e, più in generale, quando le strategie dietetiche non bastano, può essere utile ricorrere a farmaci antiemetici e/o procinetici, in grado di ridurre il senso di nausea e di favorire un più rapido spostamento del cibo dallo stomaco all'intestino. Anche per prevenire e contrastare l'eventuale dissenteria è importante valutare quali alimenti tendono ad aumentare o a ridurre il fenomeno e regolarsi di conseguenza, eventualmente assumendo anche farmaci antidiarroici, dopo aver chiesto consiglio al medico. Da ricordare: in presenza di dissenteria è essenziale bere molto per reintegrare i liquidi persi e prevenire condizioni di disidratazione, particolarmente dannose nei pazienti anziani.
Fonte: Jabbour E et al. Management of adverse events associated with tyrosine kinase inhibitors in the treatment of chronic myeloid leukemia. Leukemia, 2011; 25(2):201-10.
Pubblicata il 19 Aprile 2012