Home    Contatti    Mappa    Cerca
Home page




SEGUICI SU

News



LMC: il successo terapeutico si legge a livello molecolare



Il trattamento della leucemia mieloide cronica ha iniziato a cambiare radicalmente quando si è compresa l'alterazione eziopatogenetica chiave all'origine della malattia: vale a dire, l'erronea fusione di un gene chiamato ALB, presente sul cromosoma 9, con un secondo gene chiamato BCR, presente sul cromosoma 22, e la conseguente formazione del cosiddetto "cromosoma Philadelphia", un elemento di norma non presente nel corredo genetico umano che determina la proliferazione incontrollata dei linfociti che lo contengono, portando allo sviluppo della leucemia. Grazie all'introduzione di farmaci in grado di interferire specificamente con questo processo, ossia gli inibitori delle tirosinchinasi (TKI), la LMC si è trasformata da malattia letale nell'arco di pochi anni in una condizione ben controllabile a lungo termine. Tuttavia, per assicurarsi i massimi vantaggi clinici per periodi prolungati è essenziale monitorare attentamente nel tempo la risposta dell'organismo alla terapia. Per farlo, non è sufficiente valutare parametri aspecifici come la risposta ematologica (corrispondente al recupero di un corretto rapporto tra globuli rossi, globuli bianchi e piastrine nel sangue), ma bisogna effettuare anche indagini più raffinate di tipo citogenetico (in grado di evidenziare il cromosoma Philadelphia nei precursori delle cellule del sangue quando non sono ancora state liberate dal midollo osseo che le produce) e, soprattutto, molecolare. L'analisi molecolare si effettuata attraverso un test genetico estremamente sensibile e specifico chiamato PCR (Polymerase Chain Reaction, reazione polimerasica a catena), che permette di individuare l'oncogene BCR-ABL responsabile della trasformazione leucemica anche quando è presente in pochissime copie. In particolare, si dice che la risposta molecolare è "completa" quando la PCR è negativa (attività dell'oncogene pari a zero), mentre è definita "maggiore" quando l'analisi evidenzia un'attività pari o inferiore allo 0,1%. Conoscere il livello di risposta molecolare è fondamentale per capire se la terapia somministrata sta effettivamente tenendo sotto controllo la malattia e può, quindi, essere proseguita con successo o se è necessario cambiare farmaco.

Fonte: Tibes R, Mesa RA. Leukemia Research, 2012; 36:664-71.



Pubblicata il 26 Aprile 2012


   © LSWR 2013 - P.iva 08056040960
|   Home   |   Contatti   |   Mappa   |    Note legali   |    Privacy   |    Credits