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Antinfiammatori non steroidei e LMC: precauzioni per l'uso
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono medicinali preziosi per attenuare sindromi dolorose lievi o moderate di varia natura, ma vanno usati con cautela. Questo è vero soprattutto per le persone affette da leucemia mieloide cronica (LMC) che, peraltro, tendono a fare un uso particolarmente frequente dei FANS per alleviare il dolore muscoloscheletrico di cui tendono a soffrire in modo cronico o ricorrente. Un recente studio condotto presso il Centro per la Biologia e la Patologia dei Tumori dell'Università di Adelaide (Australia) ha, infatti, evidenziato che uno degli antinfiammatori maggiormente utilizzati a questo scopo, l'ibuprofene, può interferire con l'attività di imatinib, uno dei tre principali inibitori tirosinchinasici (TKI) impiegati per impedire alle cellule leucemiche di moltiplicarsi e tenere, così, sotto controllo la malattia. In particolare, l'ibuprofene sembra interferire con l'attività di un enzima chiamato OCT-1, presente sulla superficie delle cellule tumorali, indispensabile per permettere l'ingresso di imatinib nella cellula e ucciderla. Se si è in terapia con imatinib, quindi, dovendo scegliere un farmaco analgesico da prescrizione o da banco meglio evitare l'ibuprofene e individuare insieme al medico un FANS alternativo. La scelta ideale potrebbe essere diclofenac, uno dei FANS più usati contro il dolore muscoloscheletrico. Quando viene assunto contemporaneamente a imatinib, questo farmaco sembra infatti influenzare positivamente l'attività dell'enzima OCT-1, aumentando l'attività antitumorale di imatinib. Per non avere problemi di alcun tipo, ci si può comunque rivolgere anche a uno degli altri antinfiammatori e analgesici testati nello studio, come celecoxib, rofecoxib o paracetamolo, che non hanno determinato interferenze di alcun tipo con l'azione del TKI.
Fonte: Wang J et al. Contrasting effects of diclofenac and ibuprofen on active imatinib uptake into leukaemic cells. Br J Cancer, 2012; doi: 10.1038/bjc.2012.173. (http://www.nature.com/bjc/journal/vaop/ncurrent/full/bjc2012173a.html)
Pubblicata il 3 Maggio 2012