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Come attenuare rash e prurito durante la terapia con TKI



Tra gli effetti collaterali a cui possono andare incontro i pazienti affetti da leucemia mieloide cronica in fase cronica durante il trattamento con inibitori delle tirosinchinasi (TKI) ce ne sono due che, anche quando non sono particolarmente severi, possono risultare decisamente fastidiosi: il prurito e il rash cutaneo (quest'ultimo riconoscibile per la comparsa sull'epidermide di macchioline o piccole papule arrossate, simili a quelle di un'orticaria). Oltre al disagio locale, queste manifestazioni possono rendere più nervosi e irritabili e impedire di riposare bene durante la notte, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di un fenomeno preoccupante. Purtroppo, al momento non è possibile evitare completamente l'insorgenza di questi sintomi. È, però, possibile attenuarli, fino a renderli sostanzialmente innocui. In genere, per ottenere un sollievo adeguato è sufficiente applicare sulla zona cutanea interessata dall'arrossamento e/o dal prurito una crema antistaminica o a base di corticosteroidi antinfiammatori. Terapie con corticosteroidi per bocca, invece, possono diventare necessarie soltanto se le manifestazioni sono particolarmente severe. Quel che si deve, invece, evitare, assolutamente è sfregare la cute, nel tentativo di attenuare il prurito: il risultato che ne deriverebbe sarebbe un'esacerbazione dell'infiammazione, con aumento del fastidio, bruciore e dolore. Non solo. Se lo sfregamento intenso crea piccole lacerazioni nell'epidermide si possono promuovere infezioni locali, che devono poi essere trattate con pomate antibiotiche.

Fonte: Jabbour E et al. Management of adverse events associated with tyrosine kinase inhibitors in the treatment of chronic myeloid leukemia. Leukemia, 2011; 25(2):201-10.



Pubblicata il 3 Maggio 2012


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