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LMC: come scegliere il Centro di riferimento?

La diagnosi e il trattamento della leucemia mieloide cronica (LMC) richiedono un elevato grado di specializzazione e competenza. Per questa ragione, dopo che il medico di famiglia ha individuato un'alterazione del rapporto tra le diverse cellule del sangue tale da far sospettare una possibile neoplasia ematologica, è importante rivolgersi a Centri di cura in grado di offrire un supporto d'eccellenza in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico. Fortunatamente, l'Italia è tra i Paesi che possono vantare i migliori standard di trattamento dei tumori del sangue, nonchè quello in cui operano alcuni dei massimi esperti di leucemie, linfomi e mielomi a livello mondiale. Strutture ematologiche di alto livello sono presenti in quasi tutte le principali città italiane e, in genere, il medico di famiglia è in grado di indirizzare verso quella più vicina al luogo di residenza. Se si vuole avere un quadro più generale dei Centri ematologici di riferimento esistenti a livello regionale o nazionale si possono consultare siti Internet dedicati alla LMC, come per esempio www.leucemiamieloidecronica.it. Oltre ai criteri della qualità delle prestazioni e della competenza dei medici che vi operano, un terzo elemento che deve guidare nella scelta della struttura alla quale rivolgersi è quello della vicinanza alla propria abitazione. La LMC nell'ultimo decennio, grazie ai farmaci inibitori delle tirosinchinasi (TKI) di prima e seconda generazione, è diventata una malattia ben gestibile e con la quale si può convivere per molti anni, ma che richiede controlli frequenti per verificare che le terapie mantengano un'adeguata efficacia e che non subentrino controindicazioni al loro impiego. Ciò significa che si dovranno prevedere un certo numero di spostamenti nei 10-15 anni successivi alla diagnosi e, considerata anche l'età media abbastanza avanzata di insorgenza della malattia, è di gran lunga preferibile optare per Centri ematologici facilmente e rapidamente raggiungibili.