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LMC e sport: quali scegliere, quali precauzioni rispettare



Contrariamente a quanto si pensava fino a pochi anni fa, oggi l'attività fisica, moderata e compatibile con lo stato fisico generale, è ritenuta benefica anche in presenza di patologie tumorali di vario tipo. Questo è vero soprattutto per neoplasie che non possono essere eliminate in modo radicale con un trattamento aggressivo come un intervento chirurgico e/o una chemioterapia risolutiva, ma che possono essere tenute efficacemente sotto controllo per molti anni con terapie croniche, permettendo ai pazienti di mantenere una buona qualità di vita. È il caso dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (LMC) in trattamento con farmaci inibitori delle tirosinchinasi (TKI). Ma quali sport scegliere e quali precauzioni adottare per essere certi di trarre dal movimento tutti i possibili benefici senza correre rischi? Rispetto al primo punto, va subito precisato che non esistono discipline assolutamente controindicate per chi soffre di LMC. La scelta può, quindi, essere abbastanza libera (ancorchè concordata con il medico) e guidata dalle preferenze individuali, tenendo nella giusta considerazione le proprie peculiarità fisiche, l'età, il livello di allenamento basale e l'abitudine a praticare determinati sport prima della diagnosi di LMC. Attività come la corsa a bassa intensità, la camminata, la ginnastica dolce e il nuoto rappresentano un'ottima opzione praticamente per tutti. Per chi ama le sfide e il confronto diretto, gli sport competitivi (una partita a tennis o a calcetto, una gara di nuoto ecc.), possono avere il risvolto positivo di migliorare l'autostima e la determinazione a lottare contro la malattia, mentre per i più ansiosi possono essere doppiamente vantaggiose attività rilassanti come il tai-chi, lo yoga o la danza. Sul fronte delle cautele da rispettare, la principale raccomandazione è non strafare, evitando di compiere sforzi eccessivi o di stancarsi troppo, nè pretendere dal proprio corpo prestazioni che non potrebbe dare, probabilmente, neppure se fosse perfettamente sano. Ulteriori precauzioni specifiche riguardano l'attenzione a: evitare traumi e ferite, in considerazione della tendenziale piastrinopenia che aumenta il rischio di ematomi ed emorragie; utilizzare protezioni solari molto elevate (SPF>50) se si pratica sport all'aperto, dal momento che i TKI hanno un'azione fotosensibilizzante che rende più probabili eritemi e scottature; evitare luoghi ad aumentato rischio di infezione, come le palestre o le strutture sportive in condizioni non ottimali.

Fonte: www.leucemiamieloidecronica.it (http://www.leucemiamieloidecronica.it/cont/leucemia-mieloide-cronica-schede-di-counselling/1206/0500/sport.asp)


Pubblicata il 15 Novembre 2012.


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