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LMC: la terapia ideale secondo l'ESMO



Imatinib o un inibitore delle tirosinchinasi (TKI) di seconda generazione tra quelli autorizzati per la terapia di prima linea. Eventuali aggiustamenti di dosaggio o passaggio dall'uno all'altro di questi composti, qualora quello inizialmente individuato fosse mal tollerato o non sufficientemente efficace. Ricorso a ulteriori interventi, approvati in seconda o terza battuta, per i pazienti più critici che non rispondono o che smettono di rispondere in modo ottimale alle strategie terapeutiche più estesamente collaudate. Sono queste le più recenti raccomandazioni ufficiali per il trattamento della leucemia mieloide cronica (LMC) pubblicate dall'European Society of Medical Oncology (ESMO) alla vigilia del congresso annuale, che si terrà a Vienna (Austria) dal 28 settembre al 2 ottobre. Un documento che, più che aggiornare, sostanzialmente conferma le scelte terapeutiche già attuate in gran parte delle unità di ematologia europee sulla scorta dei risultati degli studi clinici e dell'esperienza via via maturata sui pazienti nell'arco dell'ultimo decennio. Segno che i farmaci già disponibili per tenere sotto controllo la LMC sono in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della maggior parte dei pazienti, assicurando ormai un'aspettativa e una qualità di vita paragonabili a quelle di persone prive della malattia di pari età. Grazie all'impiego dei tre TKI autorizzati in prima linea, è oggi possibile assicurare ai pazienti una sopravvivenza libera da malattia e una sopravvivenza globale a cinque anni rispettivamente pari al 80-90% e al 85-95%, con un andamento che tende a diventare costante negli anni successivi. Per ottenere questi benefici si devono, però, soddisfare due aspetti irrinunciabili, ben noti e ulteriormente ribaditi nel documento ESMO: mantenere un'adeguata aderenza alla terapia, assumendo i farmaci ogni giorno, ai dosaggi e nei modi indicati dal medico; sottoporsi regolarmente ai controlli citogenetici e molecolari per verificare che, mese dopo mese, i farmaci assunti continuino a esercitare un'azione antileucemica ottimale.

Fonte: Baccarani M et al, on behalf of the ESMO Guidelines Working Group. Chronic myeloid leukemia: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Annals of Oncology, 2012; 23 (Suppl. 7):vii72-vii77. doi:10.1093/annonc/mds228


Pubblicata il 2 ottobre 2012.


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