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LMC: consigli pratici per una terapia di successo



Per la stragrande maggioranza dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (LMC) in fase cronica, convivere serenamente e a lungo con la malattia, oggi è possibile. Grazie a imatinib e agli inibitori delle tirosinchinasi (TKI) di seconda generazione, la proliferazione delle cellule alterate può essere contrastata in modo efficace per molti anni, assicurando ai pazienti un'attesa di vita paragonabile a quella dei coetanei privi della malattia. Ma per ottenere questo risultato non bisogna sottovalutare il nemico che si sta cercando di combattere neppure per un istante. Assumere regolarmente e correttamente i farmaci prescritti è indispensabile per impedire alla LMC di riattivarsi ed evolvere verso le fasi più avanzate e severe (quella accelerata e quella blastica) contro le quali al momento mancano rimedi adeguati. Per non dimenticare di prendere i farmaci si possono usare diverse strategie. Per esempio, si possono utilizzare i contenitori a comparti con indicati i giorni della settimana, impostando magari anche un allarme sonoro sul cellulare (o una semplice sveglia) che ricordi quando è ora di assumerli. Per maggiore sicurezza, si può chiedere l'aiuto di un familiare e tenere un diario dove annotare giorno per giorno la terapia antitumorale assunta, nonchè gli altri eventuali farmaci prescritti dal medico. Bisogna anche ammettere, però, che a volte non è la memoria a ostacolare la terapia. I farmaci necessari per controllare la LMC, infatti, possono determinare effetti collaterali difficili da tollerare, al punto da indurre alcuni a smettere di assumerli. È un errore che va assolutamente evitato. Se insorgono problemi durante la terapia, la prima cosa da fare è informare l'ematologo e cercare di individuare insieme a lui la soluzione migliore per bilanciare il bisogno di trattare la LMC e la possibilità di mantenere una buona qualità di vita. Essere affetti da LMC non preclude la possibilità di condurre un'esistenza piena e soddisfacente. Se la malattia è sotto controllo e le condizioni fisiche generali sono buone, si può uscire con gli amici, fare sport, andare al cinema o a teatro, lavorare, avendo l'unica accortezza di non strafare e non stancarsi troppo. Salvo eventuali specifiche indicazioni del medico, si può mangiare quel che più si gradisce, ricordando di nutrirsi a sufficienza e in modo bilanciato per assicurare all'organismo il massimo livello di benessere. Bisogna, poi, sempre ricordare che anche l'umore conta e che mantenere un atteggiamento positivo nei confronti della vita aiuta a reagire meglio alle terapie e a scontarne minori fastidi. Anche partendo con le migliori intenzioni, tuttavia, momenti di incertezza e sconforto potranno sempre capitare. Quando ciò accade, il consiglio è condividere le proprie emozioni con le persone care e, se necessario, informare il medico per ottenere un supporto specifico.

Fonte: Mayo Clinic (http://www.mayoclinic.com/health/chronic-myelogenous-leukemia/DS00564/DSECTION=lifestyle-and-home-remedies) + http://www.cmlalliance.net/adherence/tips-to-improve-adherence.jsp


Pubblicata il 28 Novembre 2012


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